«Qualcuno al MIUR o facente parte dei Sindacati della Scuola se l’è dimenticato o fa finta di non sapere, ma le scuole paritarie sono ricomprese dal 2000 per legge nel sistema nazionale pubblico dell’istruzione». Lo afferma Danilo Bassan del Circolo di Padova del Popolo della Famiglia esprimendo stupore per la poca considerazione del ruolo ricoperto dai docenti delle scuole paritarie, impedendone di fatto la partecipazione al prossimo concorso riservato ai docenti con almeno 3 anni di servizio.

Sulla questione è intervenuto anche Nicola Di Matteo, coordinatore nazionale del movimento politico fondato con Mario Adinolfi nel 2016: «Gli insegnati e docenti delle scuole paritarie svolgono lo stesso lavoro di chi insegna nelle scuole statali, hanno titoli di studio analoghi ed insegnano ai nostri figli con uguale impegno e passione». Dei problemi delle Scuole paritarie si è discusso ampiamente nella recente Assemblea Nazionale del Popolo della Famiglia svoltasi a Pomezia a fine settembre. «L’ampio dibattito sulla questione della piena parità scolastica in Italia, tale solo sulla carta, ha prodotto uno degli impegni programmatici del PdF per il prossimo futuro: “La vera libertà scolastica e riforma basata sull’applicazione del costo standard”» ha proseguito Di Matteo,  ricordando che «eliminare da corsi e concorsi straordinari gli insegnanti delle paritarie provocherà ancora ricorsi e ritardi nell’assegnazione di cattedre ed incarichi, che già oggi provocano disagi alla didattica». «La piena parità scolastica in Italia si potrà raggiungere solo partendo dagli insegnanti per arrivare alle famiglie, consentendo a quest’ultime di poter scegliere liberamente il percorso di studio dei propri figli mediante l’introduzione di un assegno di studio adeguato» ha concluso Danilo Bassan del PdF Padova.

L’articolo Scuole Paritarie, Nicola Di Matteo (PdF): “No alla discriminazione dei docenti” proviene da Parlaveneto.


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